Che differenza c’è tra diverticolosi e diverticolite?
La diverticolosi interessa circa il 90% dei pazienti che presentano diverticoli duodenali ed è una condizione del tutto asintomatica poiché i diverticoli non sono infiammati. In questo caso la patologia viene diagnosticata accidentalmente durante un esame radiologico oppure endoscopico.
Se i diverticoli si infiammano la diverticolosi evolve in diverticolite. In questo caso il paziente può presentare sintomi fastidiosi come crampi e dolori addominali, nausea, meteorismo e febbre.
In casi più gravi può avvenire una perforazione esponendo il paziente al rischio di peritonite.
Come si diagnostica la malattia diverticolare?
I diverticoli possono essere individuati tramite la prescrizione da parte del gastroenterologo di esami di radiografia oppure tramite l’endoscopia.
Quale alimentazione adottare in caso di diverticoli?
Per prevenire l’infiammazione dei diverticoli è bene adottare una dieta ricca di fibre, in particolare quelle solubili come l’inulina, l’assunzione di probiotici e prebiotici e bere almeno due litri di acqua al giorno.
Occorre evitare di mangiare i semi oleosi (noci, nocciole, mandorle, pistacchi, arachidi, ecc.) e la frutta e gli ortaggi con buccia e semi (uva, anguria, kiwi, fichi, cetrioli, pomodori, ecc.).